"In questa tela è rappresentato un refettorio dove gli amici dell'artista, travestiti da monaci, stanno a guardare la scarsa pietanza con visibile afflizione, mentre quattro di essi, ginocchioni nella sala, mangiano in compagnia dei gatti e di un cane che si contendono il cibo. Il quadro piacque tanto (le persone travestite da padri cappuccini erano ben note in città) che il Comune lo acquistò nel 1836 per il prezzo di 30 ducati pari a cento once siciliane." - da L. Gandolfo: Cenni sul pittore Giuseppe Gandolfo, 1931

Catania, Museo Civico, Terzo piano - sala XXVIII