Catania, universita degli Studi, Palazzo centrale

Il ritratto raffigura il naturalista Giuseppe Gioeni dei Duchi d'Angiò (Catania 1747-1822), cui e intitolata l'Accademia di Scienze Naturali fondata a Catania due anni dopo la sua morte, di aspetto giovanile, in piedi, la posa rigida di tre quarti, lo sguardo fisso rivolto a sinistra, la penna d'oca in una mano mentre con l'altra trattiene un libro sul leggio, sullo sfondo di una tenda che funge da quinta aperta su una veduta di Catania con l'Etna fumante in lontananza, a signi-ficare i suoi interessi per le lettere e per il vulcano. Di impostazione neo-classicamente accademica, il pittore indulge sui particolari decorativi dell'abito di straordinaria finezza esecutiva. descrivendo minuziosamente il merletto dei polsi e dello jabot e la ricca passamaneria; il dipinto, assimilabile per caratteri stilistici al ritratto di V. Bellini, pure delle collezioni dell'università, documenta, a nostro avviso, la produzione di ritrattista di Giuseppe Gandolfo al suo rientro a Catania dopo il tirocinio a Firenze nel 1822, per una committenza aristocratica e alto borghese.  Un altro ritratto di Giuseppe Gioeni, dipinto da Giuseppe Gandolfo, si trova nella Biblioteca Comunale di Palermo proveniente dalla collezione di Agostino Gallo.
L. Paladino: I Ritratti degli accademici nelle collezioni pubbliche. In L'Accademia Gioenia, Maimone editore, Catania, 2005