medico

 

Lettera di Giovan Battista Niccolini scritta nel 1834 a Firenze ed  inviata a Napoli a Francesco Gandolfo.

All'Amatis.mo Sig.r

Al Sig.r Francesco Gandolfo di Catania

Napoli

Amatis.mo Signore

Essendo stato in campagna non prima d’ieri ho ricevuto la sua
lettera piena di cortesi espressioni e di lodi le quali movono
dalla bontà dell’animo suo: ne accetto una sola, ed è quella
d’esser galantuomo il che non è poco a questi annuali
dicevano i nostri buoni e vecchi scrittori e pur sempre
suona in bocca delle persone del contado.

La mia storia non verrà fuori così perfetta abbracciando
essa non solamente il Vespro Siciliano, ma quanto avviene
da Federigo II lo Svevo fino al Federigo l’Aragonese.

Se qui posso cosa che le piaccia mi comandi, e mi creda
con affettuosa stima.

    Firenze 3 giugno
             1834

                              Suo devoto S(erv)o ed A(mic)o
                                                       
G.Ba Niccolini