Collezione M° Antonello Gandolfo

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia non potevamo non ricordare il quadro dipinto nel 1860 a Firenze da Antonino Gandolfo dal titolo “Il Trionfo d’Italia”, eseguito proprio per celebrare l’Unità.  Il dipinto accolto come la rivelazione di un eletto temperamento d'artista, gli meritò una pensione governativa, rifiutata, e le lodi di Vittorio Emanuele II che posò per lui. Il quadro fu lodato anche dal  Carducci. Di questo quadro oggi non abbiamo notizie, tuttavia tra gli innumerevoli disegni rimasti nelle mani degli eredi, è emerso del tutto recentemente questo disegno, non in perfetto stato di conservazione purtroppo, che è certamente uno schizzo preparatorio al quadro e che ci consente quantomeno di immaginare il risultato dell’opera compiuta.

Nel 1861 il Gandolfo ne fece una descrizione in un opuscolo dal titolo Sul concetto estetico del dipinto Il trionfo d’Italia” (Catania, Pietro Giuntini, 1861) di cui riportiamo alcuni passi salienti:

[L’Italia] dalla stella in fronte, simbolo  della sapienza, onde fu sì gran lume alle nazioni gementi nella barbarie, cinta dal turrito diadema, mentre calpesta i brani delle secolari catene fa dono al vendicatore di Custoza e Novara, di spada e di scudo, mentre l’eroe è pronto a cingerle il serto riconsacrato nel crisma regale”. [A destra] “il corteggio di quattro divinità mitologiche che con l’Italia hanno strettissimi rapporti cioè Cerere, Marte, Saturno e Minerva” [è sormontato dalla Vittoria] “che formando il comignolo della mole piramidale dallo squillo della tromba annunzia che è già evocato il genio della rigenerazione”. [La Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza] “triade di progresso dell’Umanità” [il Tevere, l’aquila romana ed il] “genio della generazione che con la fiaccola in mano si libra nell’aria, come nunzio di quella unione che uscita dalle tenebre fece la luce del primo giorno italiano”.

Come si può  vedere, nel disegno alcuni dettagli non corrispondono, probabilmente perché durante l’esecuzione finale il Gandolfo li modificò, ma l’impalcatura complessiva è perfettamente rispondente alla descrizione.